Ovvero : le divisioni.
Oggi assistiamo a dei ministeri che si stanno estinguendo perché non hanno discepoli; e che per vari motivi non hanno a chi passare il testimone…uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.2Tim2:2
Chi non discepola, anche se è ben radicato nella dottrina è come un albero senza frutti e viene meno al comandamento del Signore di fare suoi discepoli. Mt28:19; sono come radici senza rami.
Poi ci sta chi invece si allontana dalla chiesa in cui Dio lo ha posto (la radice) proclamandosi ministro e aprendo un locale di culto; questi è come un ramo senza radici…quanto potrà sopravvivere?
Figli senza padri,sono coloro che non sono mai stati dei veri discepoli di un ministro;orfani spiritualmente parlando.
L’entusiasmo presto lascerà il posto alla delusione; chi non ha imparato ad ubbidire non saprà nemmeno “comandare”; ed imparerà a sue spese che nella chiesa non si comanda ma si serve.
I ministeri li da solo Gesù Cristo e non l’uomo: Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla…
Ef 5:25
Alcuni ministri sono chiamati a fondare delle opere; mentre i loro discepoli solo a consolidarle.
I ministri chiamati a fondare le opere lo fanno per talea. La talea è il frammento di una pianta appositamente tagliato e sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare. Il più delle volte si tratta di un rametto destinato a radicarsi; ma spiritualmente questo lo fa solo il Signore quando suscita un servitore per fondareuna nuova opera.
Le separazioni sono sempre motivo di scandalo e provocano delle “vittime scandalizzate”; e tutto questo per soddisfare l’ambizione di qualcuno (Pr 18:1 Chi si separa dagli altri cerca la sua propria soddisfazione, e si irrita contro tutto ciò che è giusto)
I rami spezzati devono ritornare alle loro radici e sottomettersi ad un innesto, se vogliono fare veramente la volontà di Dio.
Le radici non possono spostarsi, sono ben radicate; ma i rami si, e devono essere loro(ulivastro) ad essere innestati nell’ulivo domestico.Tanti ministeri sani ( le radici)che possono dare la loro linfa vitale ai tanti rami secchi, trasferendo insegnamenti ed esperienza di fede vissuta.E’ quindi necessario un innesto solido; fatto di solenni impegni davanti a Dio, lasciandosi guidare ed ammaestrare…sottomettendosi.
Le radici possono mettere nuovi rami; mentre i rami spezzati no.
La radice da nutrimento al ramo: mentre il ramo da scopo alla radice (senza frutto è inutile).
Lo Spirito Santo sta soffiando e sta invitando la chiesa all’unità, per prepararci alla battaglia finale: Ml 3:18 Voi vedrete di nuovo la differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve.
Le “radici” devono stare attente a non permettere che il “ramo” innestato avveleni la pianta con la sua natura di olivastro, e tenerlo ben stretto, vicino fino a quando non si è certi che si sia trasformato in ulivo domestico.
Certamente abbiamo consapevolezza che non possiamo essere uniti con tutti, soprattutto con chi l’unità non la desidera; ma a Dio ogni cosa è possibile. Noi dobbiamo essere sempre operatori di pace.
Il ribelle genera figli ribelli: l’esempio è importante; bisogna essere ” coerenti” con quanto si predica.Quando un ministerio è sano predica e pratica l’ ubbidienza.
L’unità non va solo sperata, ma va sopratutto costruita e protetta; non con compromessi ma senz’altro con impegno, sul solido fondamento della Parola di Dio.